Giornale di Storia Costituzionale, núm. 165, 2011

Por Julia Solla Sastre.
La casa editrice Urgoiti, specializzata in storia della Spagna, presenta, nell’ambito della collana “Historiadores”, il volume Génesis de la Constitución de 1812. Questo titolo aggiunge all’elenco dei suoi prestigiosa autori l’opera di Francisco Tomás y Valiente, uno dei più autorevoli ed influenti storici del diritto della Spagna contemporanea. Tutti i volumi di questa collana includono un ampio saggio introduttivo, affidato per l’occasione a Manta Lorente Sariñena. Le accurate Anotaciones a una autobiografía di Marta Lorente servono ad introdurre la figura di uno studioso scrupoloso, storico per vocazione, maestro di maestri, raffinato giurista, intellettuale impegnato, giudice costituzionale e docente universitario fino al termine della sua vita. La difficoltà che l’autrice della prefazione non nasconde consiste, da una parte, nella impossibile distanza dell’allieva dalla persona e dall’opera del maestro –il quale, peraltro, non perdeva occasione per manifestare la sua avversione alle prefazioni– e, dall’altra, nella esistenza di altre opere simili, come la biografía intellettuale “interpretativa” scritta da Bartolomé Clavero (Tomás y Valiente: una biografía intelectual, Collana dei «Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno», Milano, Giuffrè, 1996).

La soluzione adottata da Marta Lorente è stata di optare per una studiata neutralità, ponendo al centro dell’attenzione l’opera da presentare e non la sua interpretazione critica. Il lavoro in questione è stato originariamente pubblicato con il titolo “Génesis de la Constitución de 1812, I. De muchas leyes fundamentales a una sola constitución”, en Anuario de Historia del Derecho Español (t. LXV, 1995. pp. 13-125), e confluito successivamente nella raccolta Obras completas de Francisco Tomás y Valiente (t. V, CEPC, 1997, pp. 4449-4555). Lo scritto è stato proposto anche al lettore italiano nella traduzione di Maria Antonella Cocchiara, con un saggio introduttivo di Andrea Romano (Genesi, di un costituzionalismo euro-americano. Cadice 1812. Milano, Giuffrè, 2003). La decisione di ripubblicare un testo già così conosciuto si inscrive nel contesto del rinnovato interesse per il tema –e del relativo dibattito storiografico– stimolato in tutto il mondo ispanofono dalla ricorrenza del bicentenario della Costituzione di Cadice. Le ragioni di tale scelta editoriale risultano chiaramente intellegibili: questo lavoro ha il merito di aver evidenziato, per la prima volta, l’importanza dell’antica costituzione della Monarchia cattolica per la storia del costituzionalismo moderno; infatti, per comprendere quel primo potere costituente, espresso al singolare nella norma fondamentale di Cadice era necessario studiare la pluralità di leggi fondamentali anteriori sulle quali esso si impone. Tomás y Valiente, del resto, affrontava con approccio innovativo lo studio della Costituzione di Cadice, l’inizio di quel percorso costituzionale che avrebbe poi trovato il suo culmine nella costituzione spagnola del 1978. L’autore inaugurava cose una nuova prospettiva cronologica e tematica, per una storiografia costituzionale altrettanto nuova. Egli, tuttavia, non fece in tempo ad osservare la messe di studi che scaturì da quel mutamento di prospettiva, prevalentemente in relazione ad un contesto territoriale che la sua riflessione non si era spinta ad esplorare: il Nuovo Mondo. L’America ispanica non era oggetto del lavoro del 1995, ma, con questa nuova edizione, il medesimo lavoro si inserisce in un dibattito che si è sviluppato anche e soprattutto in ambito americano, e che non può prescindere dalla storia delle leggi fondamentali di una Monarchia che è stata bicontinentale.

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